Una delle tradizioni del periodo di Pasqua che ricordo con più piacere è quella del pan di ramerino.
Ho trovato sul web tante ricette, ma non ho mai provato a farli da me e non lo farò neanche, preferisco ricordarli com'erano...
Quando ero bambina, il giovedì di Pasqua entravo dal fornaio e sentivo l'inconfondibile odore di questi panini dolci che solo quel giorno potevi trovare. Rotondi, con la superficie marrone lucida e segnata da profondi solchi che formavano tanti riquadri dai quali spuntava l'uvetta un po' abbruciacchiata, che di solito era la prima a sparire durante il percorso fornaio-casa...
E il dentro ancora caldo. morbido e profumato, pieno di grossi chicchi di zibibbo dolcissimo.
Si mangiavano "per devozione" come diceva la mi' pora nonna. (se non sbaglio il suo pezzetto lei lo mangiava addirittura recitando il Pater Noster...).. ed era una devozione che mi piaceva proprio.
Ora i pan di ramerino li trovi anche in quaresima nei supermercati.
L'aspetto è quello, ma non profumano più... sono ricoperti dal
solito cellophane che tutto ricopre e che gli leva la fragranza, l'odore e il sapore.
Però non c'è Giovedì Santo senza pan di ramerino, e io stamani me lo sono comprato.
1 commento:
Perchè lo hai comprato? è complicato da fare in casa?
Ne parlavano sul Ricettario, ma non ho letto nulla a riguardo, non ho approfondito per mancanza di tempo!
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