VECCHI POST


sabato 30 aprile 2011

Giorno.

Interno COOP del PiccoloPaesinoDiMerda.
Due donnine in coda dal fornaio.
Per ingannare il tempo nell'attesa di comprare il pane, si erano messe a parlare di nuore.

Una fa: "Mah, e ho come l'impressione che 'lla sia un po' DUBLE FAX"

TUTTUUUUUUTUTTTUUUUUU

lunedì 25 aprile 2011

ORA E SEMPRE






OGGI

PIU'

CHE

MAI


tutti i giorni, anche nel mio piccolo mondo

ORA E SEMPRE




venerdì 22 aprile 2011

Tanti auguri di


a tutti quelli che passano di qui.

Cavolo!

Ma come! Ma se me lo volevo sposare io...




  Un po' di Gossip...


Francesco Guccini si è sposato nel tardo pomeriggio a Mondolfo, nel pesarese. Perfino lui, che ha svicolato a lungo. A 71 anni con la 43enne Raffaella Zuccari, la compagna di tanti anni di vita insieme. La cerimonia è alle 18 nella sala della giunta del Comune del paese d'origine della sposa, la celebra il sindaco della cittadina Pietro Cavallo.

Il cantautore modenese è arrivato con largo anticipo, accompagnato dal fratello della sposa, il giornalista Jacopo Zuccari, e visto l'assembramento di fotografi è entrato in municipio passando per un ingresso laterale. Alla vista della folla Guccini si è po' contrariato, tant'è che a un fotografo che lo ha salutato con un «Buona sera maestro!», il cantautore ha risposto: «Buona sera un paio di palle!». Il musicista indossava pantaloni blu scuro e un giubbino grigio fumo con una camicia blu a righe sottili arancioni. La cerimonia si è svolta tra pochi intimi. Alla sposa il Comune ha donato un bouquet di fiori e a Guccini una pergamena con la poesia «Sei tu» di Paolo Coelho. Il cantautore, un po' teso prima della cerimonia, si è rilassato col passare dei minuti, tanto che alla fine ha scherzato e rivolgendosi alla moglie le ha detto: «Scendi da sola le scale e dì che ti ho lasciato sola all'altare!». Invece i due hanno preso l'ascensore cercando di evitare di nuovo i fotografi e si sono allontanati per un'uscita secondaria a bordo di un'auto.


Il cantautore, nonché romanziere, con il passo di oggi arriva alle sue seconde nozze. Da Fazio a "Che tempo che fa" glissò, parlò di un'improbabile caso di omonima (e il conduttore stette al gioco fingendo che così fosse). Nel brano "Il sociale e l'antisociale" il personaggio si dichiarava "contro il matrimonio", ma far combaciare una storia o un testo con il suo autore è mistificante o ingenuo.


Raffaella Zuccari è figlia del medico e pediatra di Mondolfo. Dottoressa in letteratura italiana all' Università di Bologna, insegna alla scuola media a Porretta e sta con Guccini da anni. Data la riservatezza dell'artista, magari potrebbe perfino essere  che la notizia del matrimonio (che dalle indiscrezioni dei mesi precedenti sembrava si sposasse d'estate) sia un depistaggio. Ma non lo è. Guccini concede il bis matrimoniale.



Tanti auguri grande Maestrone!

giovedì 21 aprile 2011

E visto che

sto aspettando sveglia che Scrawl ritorni da Firenze con la Tonda&Rossa (sempre più tonda e sempre meno rossa...) mi sono messa un po' a leggere.

Ho finito questo


e devo dire che non m'è piaciuto. Poco intrigante, non mi ha acchiappatoper nulla. L'ho finito solo perchè l'ho comprato e meno male che ho aspettato in edizione economica!

La solita americanata, una lettura da ombrellone.


Ho iniziato questo:



e per ora mi sta piacendo molto.

Mi piace l'epoca (metà degli anni settanta) in cui si svolge la vicenda, mi piacciono i personaggi, mi intriga la vicenda, che è gialla, ma non solo.




Lorenzo, romano, è studente a Medicina e si trova nel pieno di una di quelle crisi di identità ben note agli universitari del post-sessantotto. A un passo dalla laurea, si sente ormai del tutto fuori dal mondo studentesco, che gli brulica intorno svagato e pieno di conformismi inconsapevoli; però sa che la vita professionale adulta che l’aspetta è un appuntamento inevitabile con un sé sconosciuto e inquietante. Ad aggravare malinconie, ansie e straniazione, c’è il momento storico in cui Lorenzo si trova del tutto immerso: la metà degli anni Settanta, quando il movimento studentesco inizia a risentire di sfinimento e delusioni, mentre intorno scoppiano i primi fuochi del terrorismo e continuano nelle piazze le stragi dai mandanti occulti. Tra lezioni, visite in corsia col codazzo di assistenti e allievi, e un dibattito del Collettivo studentesco che sta per occupare la facoltà, Lorenzo con un suo amico fa una scoperta raccapricciante. Il professor Mori, luminare di ematologia, è trovato ucciso in un modo rituale: lui, medico del sangue, morto dissanguato. E non sarà quella l’unica cerimonia nera con simboliche liturgie e vittime altrettanto illustri. La forza delle circostanze coinvolgerà Lorenzo nella sequela di vendette in camice bianco. La sua esistenza, amicizie studi amori, ne sarà sconvolta fino a quando la verità non emergerà dalla sequenza di sangue. È un giallo misterioso e crudele. Ma per tutto il contorno del racconto, il suo sfondo e la sua ambientazione, Viale del Policlinico è il ritratto mobile di una generazione fortunata ma anche travagliata da complessità incipienti. Un sapiente quadro d’ambiente, sui cattedratici di un tempo simile eppure molto diverso, sui fremiti degli studenti di allora, e sulle atmosfere del loro sacro tempio di una volta, la facoltà di Medicina. (da qui)

Difficilmente i libri della Sellerio mi deludono...

Il pan di ramerino

Una delle tradizioni del periodo di Pasqua che ricordo con più piacere  è quella del pan di ramerino.

Non so se questo dolce è una tradizione tipica della mia Firenze oppure di tutta la Toscana, fatto sta che è una tradizione legata al Giovedì santo.

Ho trovato sul web tante ricette, ma non ho mai provato a farli da me e non lo farò neanche, preferisco ricordarli com'erano...

Quando  ero bambina, il giovedì di Pasqua entravo dal fornaio e sentivo l'inconfondibile odore di questi panini dolci  che solo quel giorno  potevi trovare. Rotondi, con la superficie marrone lucida e segnata da profondi solchi che formavano tanti riquadri dai quali spuntava l'uvetta un po' abbruciacchiata, che di solito era la prima a sparire durante il percorso fornaio-casa...

E il dentro ancora caldo.  morbido e profumato, pieno di grossi chicchi di zibibbo dolcissimo.

Si mangiavano "per devozione" come diceva la mi' pora nonna. (se non sbaglio il suo pezzetto lei  lo mangiava addirittura recitando il Pater Noster...).. ed era una devozione che mi piaceva proprio.



Ora i pan di ramerino li trovi anche in quaresima nei supermercati.

L'aspetto è quello, ma non profumano più... sono ricoperti  dal

solito  cellophane che tutto ricopre e che gli leva la fragranza, l'odore e il sapore.

Però non c'è Giovedì Santo senza pan di ramerino, e io stamani me lo sono comprato.






  

mercoledì 20 aprile 2011

martedì 19 aprile 2011

Finalmente il primo

raccolto!





un' insalatina tenera tenera.

Quasi mi dispiaceva mangiarla...

sabato 16 aprile 2011

Bisogna essere

bisogna essere proprio stressati per  avere un attacco di shopping compulsivo  in...




FARMACIA!

Saponi profumati...



e un'eau de toilette al cui nome non ho saputo resistere...





"gradevole contrasto gli olii di Eucalipto, Basilico, Menta, Prezzemolo, Limone e Cedro con il Patchouly indonesiano."


Cosa c'entri il patchouly indonesiano con le Maremme ancora l'ho da scoprire, ma il profumo è  gradevole...

Che dire

che dire ancora?

da


Premier, prof sinistra inculcano valori contro famiglia.

ROMA - Già due mesi fa aveva detto che nella scuola di Stato "ci sono insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori". Oggi il capo del governo ha ribadito il concetto,...e frasi che infiammano la giornata sono quelle che Silvio Berlusconi consegna a un messaggio destinato all'Associazione nazionale delle mamme, che a Padova ha organizzato un incontro. I genitori, fa notare il premier, oggi possono scegliere liberamente "quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".



Che dire? A dir la verità non ho più voglia di dire nulla. 
Non so più che dire.


Aspetta... Forse una cosa da dire ce l'ho ancora...





VAFFANCULO VAI, VECCHIO CRETINO...

Con che coraggio proprio tu parli dei valori della famiglia...

ma crepa vai che è meglio!

domenica 10 aprile 2011

Anche le WiiFit sbagliano

Quando l'ho provata per  la prima volta  la stronza m'ha dato come età 75 anni.

Dalla rabbia la stavo per lanciare dalla finestra...

Dico: ma come ti permetti eh? Brutto scassone arrugginito! Ti hanno dato di volta i circuiti? eh? EH??

Io ti ospito  nel mio salotto bòno, ti fo stare attaccata alla mia televisione, ti pago anche la corrente per funzionare e questo è il ringraziamento? EH?



Ma stamani si vede che s'è accorta dello sbaglio fatto (anche le macchine sbagliano...) e m'ha dato...

-2!

Cioè sono più giovane di due anni rispetto all'età che ho!







E sò soddisfazioni, sò!




 

sabato 9 aprile 2011

In questa strana

stagione, con un caldo precoce che anche Nonnapapera s'è levata un golfino (ora ne ha solo due...) il mio orto sta prendendo forma:









e la mia terrazza sta ritornando la stanza della casa che preferisco.

Quella dove stare a leggere al fresco la sera dopo cena...

oppure dove prendere il caffè la mattina appena alzati.


domenica 3 aprile 2011

Ieri sera

cena in uno dei miei ristoranti preferiti... questo:




Ho mangiato degli ottimi ravioli all'ortica conditi con pomodorini, rucola e grana






crostoni radicchio e formaggio


e tanti, tanti carciofi fritti!



(foto
da qui, perchè come li hanno portati in tavola l'ultima cosa a cui ho pensato è stata di fotografarli...)


L'unica cosa che mi è dispiaciuta della cena è stato dover rinunciare ai dolci che qui fanno veramente buoni!

Ma non ce ne stava più.

Ecco quindi il dessert che ci siamo concessi:



 
Costa poco, non ingrassa e ne vale sempre la pena.