VECCHI POST


sabato 26 febbraio 2011

Io non

ho un buon rapporto con il telefono.

Ho sempre paura di scocciare.



Non so mai cosa dire.



Se devo telefonare rimando rimando, non so mai se è l'ora giusta...

e alla fine non chiamo, facendo come sempre clamorose figure di merda.



Odio fare telefonate.

Soprattutto quelle di "circostanza".

Anche ai parenti.



Ma l'amicizia, quella vera, ma proprio vera vera

è sapere di poter fare una telefonata in qualsiasi momento, anche brutto, anche brutto brutto

e sapere che non disturbi mai.









Cara Simo, ti voglio tanto bene e ti sono vicina.

Anche se sto qui.



Ma dopo vengo.

mercoledì 23 febbraio 2011

domenica 20 febbraio 2011

Ho avuto

voglia di cambiare un po'.



Mi son concessa una spesetta (39€) e ho cambiato il servito da tavola per tutti i giorni. Eccolo qui:




 

Bianco e quadrato.



Bellino vero? 

sabato 19 febbraio 2011

Per la serie

"se sei coglione, dillo!"

 

 

E' rimasto illeso il conducente di una Pagani Zonda nera che si è schiantata a 320 km/h sulla Genova-Ventimiglia dopo un testacoda.

Dopo aver superato altre auto il conducente della supercar ha sbattuto prima sul guard rail di destra, per poi cappottare e schiantarsi contro quello di sinistra.



Alla guida della fuoriserie c'era un giovane automobilista monegasco che è rimasto illeso a differenza dell'auto, del valore di più di un milione di Euro, che è andata distrutta.

L'incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte di mercoledì all'altezza di Spotorno in direzione del confine francese. Sul posto è intervenuta la Polstrada che ha ritirato la patente al ragazzo. ( da BitCity)




E ora mi sa tanto che paparino ti comprerà una Panda...

Ed oggi, visto che

sembrava già primavera, ho avuto voglia di piantarne un po'  nel mio terrazzo:

Giacinti e tulipani.



Che forse non supereranno la notte.

martedì 15 febbraio 2011

Stasera

ho fatto la maionese, e per la prima volta, non mi è impazzita!



L'ho fatta con una ricetta  presa da
qui: (è un sito che consulto spesso, dà delle ricettine buone, a colesterolo controllato!).



Me la segno qui, così non me la dimentico:




Ingredienti

  • uova 1

  • Limone (succo) 1 cucchiaio e mezzo

  • Acqua bollente 1 cucchiaio

  • Sale

  • Olio di semi 70 % e olio extra vergine d'oliva 30%
Procedimento
1. Nel bicchiere del frullatore (o Mixer) mettere l'uovo intero il sale il succo di limone e l'acqua.

2. Avviare il frullatore e iniziare a versare l'olio.

3. Versatene fino ad ottenere la densità desiderata.



E se dopo

una seduta di due ore e mezzo dal parrucchiere, dopo 4 mesi che non ci andavi, il BobboDiCasa si accorge solo dopo un'ora e mezzo che c'è qualcosa di diverso...



Beh, non  resta che sperare che capiti lo stesso  quando arrivi a sera senza neanche esserti lavata il viso...








domenica 13 febbraio 2011

Mi capita

spesso ultimamente, di innamorarmi.



Io sono sempre stata una dall'innamoramento facile...



Passò un periodo in cui non mi riusciva più.



Dopo Camilleri, il vuoto.



(Eh, di cosa credevate che parlassi? )


MA STO PARLANDO DI SCRITTORI, E DI LIBRI, NATURALMENTE!



Quest'estate finalmente mi è risuccesso, e sono stata presa dalla passione per la Vargas, di cui ho letto tutti i libri, poi per la George... poi per Carofiglio.



Ora è toccato a Marco Malvaldi, ed  ai suoi ultraottantenni del BarLume.



Una lettura leggera, riposante e divertente.



Ho già letto due libri, "La briscola in cinque" e "Il re dei giochi" e ora sto affrontando il terzo: "Odore di chiuso" che ha per protagonista nientepopodimenochè Pellegrino Artusi.



"Il re dei giochi" si svolge come sempre a Pineta e ha come protagonisti il "barrista" Massimo e i vecchietti del BarLume che questa volta, lasciate le carte, si riuniscono intorno al biliardo, il re dei giochi, appunto.







Ad un certo punto del racconto si svolge questo dialogo.



Massimo riceve la visita di due
Testimoni di Ge(n)ova (Nonnapapera  dixit).



"Guardò i due, vide i giornalini e sorrise.

- Gli ultimi giorni? E quando sarebbero? - chiese, continuando a sorridere, mentre Tiziana cominciava a guardarlo male.

- Ci siamo adesso, caro mio. I segnali sono inequivocabili.

- E come fa ad esserne sicuro?

- E' tutto scritto nell'Apocalisse di Giovanni. Nella Bibbia. La descrizione è chiara, precisa. Ascolti: il primo segnale...

- No, mi scusi. Mi permetta di essere pignolo. Lei è sicuro che siamo negli ultimi giorni perchè nella Bibbia c'è una descrizione degli ultimi giorni?

- Certo. La Bibbia è la parola di Dio.

- Allora tutto quello che è scritto nella Bibbia è vero?

- Senza dubbio. La parola di Dio è verità.

- Mi permetta, allora. Dunque, quello che mi dite è che siamo negli ultimi giorni, giusto?

- E' così. Guardi, ad esempio...

- Mi faccia finire, per favore. Mi dite che siamo negli ultimi giorni perchè nella Bibbia sono descritti gli ultimi giorni, e tutto quello che è scritto nella Bibbia è vero, giusto?

- Esatto. Se ad esempio...

- Mi presta la Bibbia, per favore? Ecco. Vangelo di Matteo. Capitolo 24, versetto 36. Gesù parla della venuta della fine del mondo.

"Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li sa, nemmeno gli angeli del cielo". Anche il versetto 4, che dice di non credere a chi predice la fine dei  giorni è interessante: "Badate che nessuno vi seduca. Perchè molti verranno nel mio nome". Mi sembra chiaro. Nessuno sa  quando sarà la fine del mondo. E non bisogna credere a chi dice che la fine del mondo è vicina, anche quando si presenta come emissario del Signore.

- Ma...

- Quindi, scusate, ma c'è una contraddizione. Se quello che c'è scritto sulla Bibbia è tutto vero, siete degli impostori. Tiziana smetti di darmi i calcetti nelle caviglie, non vedi che sto parlando con i signori? D'altra parte, se è vero quello che c'è scritto nella Bibbia non è necessariamente vero, siete degli illusi. In entrambe i casi, non vedo perchè uno dovrebbe darvi retta". ("Il re dei giochi" ed. Sellerio  pag. 102-103)



O piglia.



Ora, a me queste persone stanno pure simpatiche e non mi  hanno mai fatto nulla di male, al massimo hanno rotto i coglioni per qualche domenica mattina di fila, fino a che non gli ho educatamente detto che io ero atea, agnostica e quant'altro, e felice e convinta di esserlo (al che i due hanno sceso in tutta fretta le scale di casa mia senza guardarsi indietro, come se avessero appena incontrato Mr. Belzebù in persona...)



Certo però che ora, se ritornassero mi piacerebbe vedere che faccia farebbero se fossi in grado di far loro un  discorsino simile...





E oggi

che io e Scrawl siamo sole, ne approfittiamo per strafogarci...







di...



BRACIOLE FRITTE!

venerdì 11 febbraio 2011

Nella sua

ormai lunga vita scolastica gliene sono capitate di tutte.

Dai professori sadici a quelli completamente partiti di brocca, la lista sarebbe lunga.

E' sempre capitata in classi terribili e la frase "sietelaclassepeggioredellascuola" è quella che, nella sua carriera di alunna ha sentito ripetere più spesso.



Con quel che ne consegue.



Niente gite lunghe (nessuno si prendeva la responsabilità di portarli a giro, ed in questo li capisco), tempo perso a sentire partacce continue, scene isteriche, punizioni collettive, professori prevenuti.

Ora. non voglio dire che FigliaPiccola sia esente da colpe, per carità: io, per deformazione professionale parto sempre con il dar ragione agli insegnanti, ma quando è troppo è troppo.



Quest'anno siamo di maturità, e si sta superando i limiti.



Un po' me l'aspettavo.

Lo so anch'io che nelle prove d'esame, nelle varie INVALSI e anche nei semplici test di verifica siamo noi i primi ad essere sotto esame...



Ma qui, già a quattro mesi dall'esame, siamo all'isterismo di massa.

Invece di rassicurare, di preparare anche psicologicamente i ragazzi non fanno altro che agitarli ancora di più.



E il bello è che non posso neanche andare a dir loro come la penso, prenderebbero immediatamente a noia mia figlia e sarebbe finita.



Ma ne avrei tante da dire, e mi sa  che, almeno qui,  le racconterò tutte.










Uno

E' ormai consuetudine, per la maturità, preparare una tesina da presentare il giorno dell'esame.



Scrawl si era preparata un argomento che le interessava e di cui era entusiasta. 

Era un argomento originale, che prevedeva collegamenti con tutte le materie, addirittura per letteratura (che è il suo punto di forza) avrebbe portato Dostoevskij...

No, gliel'hanno bocciata... unodegliargomentinonènelprogrammadiquestanno...



Scrawl c'è rimasta piuttosto male.



Ma cavolo... queste tesine non dovrebbero dimostrare la maturità dell'alunno? La sua capacità di discutere gli argomenti, di collegarli fra di loro?



E comunque l'argomento non era assolutamente fuori luogo, vista la scuola che Scrawl sta frequentando.



Oppure sei tu esimia profe che, non sapendone un bel nulla dell'argomento in questione, avresti dovuto ristudiartelo?





Non so come, ma la 'eggo buia... come diceva la mi'nonna.

Due

Certo è che la FigliaPiccola stamani è partita che era più di là che di qua.



Oggi c'era la simulazione della seconda prova. Durata quattro ore.

Dopo, in un'ora, quella vecchia cornacchia arrugginita della sua prof di Chi***a ha pensato bene che doveva interrogare ASSOLUTISSIMAMENTE.



Ma cavolo: te ne freghi dei tuoi studenti 365 giorni l'anno, entri in classe tutte le volte con mezz'ora di ritardo, spieghi leggendo il libro, e proprio oggi ti accorgi di dover ASSOLUTISSIMAMENTE interrogare?

Proprio oggi eh?

Domani no eh?




Ma sei proprio stronza!



AGGIORNAMENTO:



La stronza di cui sopra poi non ha interrogato...

Allora sei ancora più stronza!



La fai cascare dall'alto...

" via... avete avuto la terza prova... non interrogherò per questa volta..."

Ma non lo potevi dire ieri, che tanto lo sapevi benissimo che non avresti interrogato?



Ma come è buoooooona leeeeeiiiii!



E pensare che basterebbe un po' di coordinamento, un po' di umanità per far vivere un po' più serenamente la scuola a questi nostri poveri figli...


 

giovedì 10 febbraio 2011

Fratelli d'Italia

Ebbene a me non me ne frega un'emerita cippa lippa se il 17 marzo si resterà a casa  oppure se si andrà a lavorare.



Certo è che sono riusciti a dividersi anche per festeggiare l'Unità d'Italia.






da qui



Complimenti!

mercoledì 9 febbraio 2011

Ed è arrivato anche

il medico fiscale. Anzi: la medichessa fiscalessa.



Una ragazzina giovane giovane, molto gentile, che ha chiesto permesso quando è entrata ed anche scusa quando se n'è andata. Fresca fresca di laurea, probabilmente.



Ben diversa dall'odioso energumeno che mi venne in casa una decina di anni fa.



Io, per mia fortuna, mia grandissima fortuna (
chiamatelo anche culo se volete), mi sono sempre ammalata poco. O meglio: ho avuto bisogno raramente di mettermi in congedo per malattia.



“Anche se mi sento da cani se  un c'ho febbre e vo a scuola, anche sulle ginocchia ma ci vo... Un sia mai. La  unn'abbia a crollare se un la reggo io...”



Le poche volte che prendevo congedo per malattia non mi mandavano mai neanche la visita fiscale. Alla scuola sapevano che se dicevo di essere ammalata, lo ero per davvero.



Quella volta no.



Quella volta ero rimasta a casa perchè avevo   una sinusite (
ne soffrivo molto, all'epoca) che, oltre a darmi la febbre, mi dava fortissimi mal di testa e dolori al volto, tipo mal di denti.



Ero veramente a terra.



Il tipo si annuncia al citofono, entra, non dice neanche "buongiorno", mi chiede che ho fatto, glielo spiego e lui comincia a premermi i pollici sulle sopracciglia, alla radice del naso e sulle guance.



Ma forte, con cattiveria quasi. Anzi: senza quasi.



Non ci vidi più.

M'incazzai come una biscia, come poche volte in vita mia.

Gli intimai di togliermi le mani di dosso e, con un linguaggio da pesciaiola del Mercato Centrale gli chiesi se per caso sospettasse che stessi facendo le valigie per andare ad una settimana bianca.

(c'era davvero chi lo faceva, all'epoca...)

Al che il tipo riempì velocemente due fogli, prese la su' borsina e se ne andò, senza profferire parola.

 

Eccheccaspita!

 

Fu una bella soddisfazione, anche se, per diverso tempo temetti che mi mandassero davvero ad un controllo medico... stavolta magari psichiatrico, ma non successe nulla.

Non sanno l'occasione che si sono persi...

martedì 8 febbraio 2011

Ovvai via

e l'ho beccata anch'io l'influenza...



Finito il periodo delle schede le difese immunitarie come sempre calano repentinamente e stamattina mi sono svegliata alle sei con un mal di testa pazzesco e la nausea a mille.

Freddo, doloretti  alle ossa...

Febbre no, figurati.

Come sempre mi sono detta che senza febbre non potevo restare a casa...

Poi mi sono detta  fanculo, macchimmelofaffare...    senza di me per qualche giorno mica crolla, la scuola...

E ora sono qui, con  la mia borsina calda, il mio sciallino, la mia copertina, il mio librino,  , il mio computerinoil mio computerino  sul divano, che combatto la nausea a suon di Peridon aspettando il medico fiscale.

Due o tre giorni di riposo e di sano cazzeggio e passa tutto.




E a culo tutto il resto, come dice Guccini.

lunedì 7 febbraio 2011

LOL

Da "Repubblica"

Da mesi niente sesso con la moglie

"Tutta colpa del gatto guardone"

A Milano un uomo porta il felino in tribunale: "Mi guarda e mi inibisce, è inquietante". La moglie: "E' lui che ha raggiunto la pace dei sensi". La sentenza: l'animale per tre mesi via dalla stanza da letto. Ma se poi si scopre che non è colpa sua...

MILANO - Sembra un soggetto ideale per una commedia all'italiana ma forse neanche Lando Buzzanca sarebbe arrivato a tanto. Mala tempora currunt per gli amici a quattro zampe. Mentre nella rigida Svizzera un povero barboncino viene condannato a morte perché la proprietaria non ha pagato la tassa sul possesso di animali domestici, nella vicina Milano un gatto viene trascinato in tribunale perché fa il guardone. E crea seri problemi al proprietario che, sentendosi osservato, non riesce a consumare come vorrebbe con la legittima consorte.



Protagonista della vicenda, un 66enne che vive nel capoluogo lombardo. Dice che da quattro mesi non riesce ad avere un rapporto sessuale "regolare" con la moglie quarantenne. Colpa del gatto voyeur, che durante le effusioni sta lì a guardare. "Mi mette ansia, è inquietante, mi inibisce", accusa. In effetti, scambiarsi tenerezze in presenta di terzi, sia pure il gatto di casa, può essere imbarazzante. Ancor più imbarazzante è il fatto che, però, il povero gatto sembra in realtà essere il capro espiatorio di ben altri problemi che l'uomo stenta ad ammettere. E che la moglie, invece, sintetizza con efficacia: "Mio marito si lamenta tanto, ma la verità è che ha raggiunto la pace dei sensi". Insomma, lui non ce la fa e dà la colpa al gatto. Almeno, così sostiene la signora.



Fatto sta che il povero felino è finito alla sbarra. Insieme alla donna. Davanti al "tribunale" dell'Aidaa,
 
l'Associazione italiana a difesa degli animali e dell'ambiente. Con l'uomo che li accusa entrambi di essere la causa delle sue scarse performance. E chiede che la donna lasci il gatto fuori dalla stanza da letto. Un complotto, insomma, ordito dal gatto e dalla consorte. Un'ignobile macchinazione ai danni del poveretto che invece assicura di essere perfettamente in grado di assolvere ai propri doveri coniugali. Se non fosse per quei due occhi scuri puntati addosso.



Moglie e marito alla fine sono cosi comparsi in udienza riservata davanti al tribunale dell'Aidaa di MIlano. Lui ha parlato di quegli sguardi indiscreti, definendo l'animale "un inquietante guardone". Lei, senza alcuna remora, ha ribadito: "E' lui che non ce la fa". E ha annunciato di non avere alcuna intenzione di allontanare il gatto dalla stanza da letto, nemmeno temporaneamente, visto che il felino da oltre cinque anni dorme con loro. E che non si può pensare che nelle notti d'inverno fa piacere avere quello scaldino sui piedi, mentre quando uno si vuole fare i propri comodi lo prende e lo sbatte in cucina. Sarebbe oltremodo scorretto.



Alla fine, il tribunale ha optato per una soluzione salomonica e transitoria. Nel dispositivo di conciliazione è stato stabilito che il gatto dovrà restare fuori dalla camera da letto per tre mesi, per permettere di valutare se sia davvero lui la causa dell'improvvisa impotenza dell'uomo o se sia dovuta ad altri fattori. Se in questi mesi non sarà provato, oltre ogni dubbio, che il blocco sessuale dell'uomo è dovuto allo sguardo del gatto, allora quest'ultimo sarà riammesso al talamo. E l'uomo dovrà sottoporsi alle visite mediche del caso. O restare in cucina, a mangiare croccantini.

(07 febbraio 2011)

domenica 6 febbraio 2011

Mi ci sono

voluti un paio di pomeriggi per riprendermi dalla giornata di merda di venerdì. Due pomeriggi passati a pulire casa e a cazzeggiare al computer.

Una mezza nottata ad aspettare la FigliaPiccola che, con la Tonda&Rossa, si è recata per la prima volta a Firenze Centro. 35 minuti al cellulare a fare  il TomTom per guidarla da Piazza Dalmazia all'imbocco di Viale Matteotti...



Il problema è che io ho sempre avuto problemi con la destra e la sinistra.

Sempre.

Quando con i bambini facevo educazione motoria, e dovevo lavorare sulla lateralità, ho sempre fatto grandi casini.



E anche ieri sera non mi sono smentita.



Io al telefono a casa, lei con il vivavoce, nella Tonda&Rossa.



Era praticamente arrivata: era in via Trieste.




- Bene... ora gira a destra... vedi il giardino dell'Orticoltura con la veduta di Firenze alla tua... destra? Sei in salita vero? Attenta che se c'è coda ti tocca fermarti e ti si spenge la macchina... Stai a SINISTRA che poi devi svoltare...



- Ma sei sicura? Cazzo, c'è coda... CAZZO! Si è spenta...



(io sudata, palpitazioni a mille).



-Tranquilla! Arriva al termine della strada e gira A SINISTRA.



-Sicura? A SINISTRA?



-Vai tranquilla! lo sai che conosco Firenze come le mie tasche!



- Ma.. A SINISTRA?



- SIIIIII!!!!! A SINISTRA!



- Vabbè... ho girato a sinistra.... ma cazzo, sto tornando verso casa...



- Come... verso casa...



-SIIII! VERSO CASA!!!



-CAZZO! Ho sbagliato... Volevo dire DESTRA... ora devi tornare indietro.ù



- TORNARE INDIETROOOOO? LA STRADA E' STRETTA! DOVE CAZZO GIROOOO?



(la voce si sta facendo isterica. Le mie palpitazioni aumentano)



-Tranquilla... Gira alla rotonda...



- Quale rotonda? CAZZOOOOO! L'ho appena superata... POTEVI DIRMELO PRIMAAAAAAAA!



- Stai andando TROPPO FORTEEEEE!

VAI PIANOOOOO!



  Alla fine, com'è come non è,  e' riuscita ad arrivare a destinazione, a parcheggiare, ed anche a tornare a casa.








Ma questa volta da sola, senza quel cesso di TomTom che si ritrova.




sabato 5 febbraio 2011

Pet therapy

Stanotte nottata piuttosto complicata,  dovuta alla giornata di merda di ieri.



Erano le 4 che ero ancora sveglia, a pensare. Pensare, pensare, pensare.

Alle cinque stessa cosa, nonostante la sigaretta e la tisanina delle 4 e mezza.

Poi è arrivata.D
i solito non lo fa. Non le ho chiesto nulla,  ma l'ha capito, ha capito cosa mi serviva in quel momento, l'ha capito più di tanti altri "esseri umani pensanti".



Si è distesa accanto a me, Mi ha posato la sua testina pelosa sul braccio e ha cominciato il suo ron ron.

Senza averle chiesto nulla.



L'ho accarezzata e mi sono finalmente addormentata.










 



Amore di gatta.

E li chiamano "animali".


Orto di guerra

Sì, ho deciso, quest'anno lo faccio.

Visto che le mie piante da fiore nonostante la serra che avevo costruito sono di nuovo morte tutte, lo faccio.

 

L'orto sul balcone, dico.



Voglio piantare il timo
per profumare il minestrone...







La menta profumata
per fare, perchè no, qualche Mohjito per rinfrescare\riscaldare le sere estive...









Il prezzemolo, dolce e profumato,





ingrediente indispensabile in tutti i miei piatti, come il basilico
, anche questo indispensabile nella mia cucina e che, dice, serve pure a tenere lontane le zanzare...









Poi quest'anno pianterò anche la maggiorana
per condire i tortelli di patate

(ricotta, noci e maggiorana... veloci e  buoni!)








Intanto, nel mio terrazzo, sono riusciti a sopravvivere all'inverno

il rosmarino...









L'origano...





La salvia, forse...





e, sorpresa di stamani, l'erba cipollina, che rende un piatto prelibato anche le semplici patate lesse!







E poi chissà, forse anche una pianta di pomodori, un po' d'insalata,  il peperoncino... un aglio o due... e tutto quello che mi verrà in mente e che sarà possibile far crescere nei vasi di un piccolo balconcino di 1m di larghezza x 5di lunghezza...



Quest'anno voglio far concorrenza al Bobbo!


Non vedo l'ora di cominciare!

venerdì 4 febbraio 2011

Un post

dell'amica Gabibba mi ha fatto venir voglia di approfondire, e allora sono andata a cercarmelo, l'articolo di Concita De Gregorio, pubblicato sull'Unità. Condivido non in pieno, ma di più.



Le altre donne

di Concita De Gregorio | tutti gli articoli dell'autore
 
"Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».



Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.

Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.



Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché.



La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.



Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.



Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo".


18 gennaio 2011

 








E ALLORA TORNIAMO IN PIAZZA!

Ecco. Appunto.

Nonostante la "scuola perfetta" di questi giorni oggi è stata una giornata di merda.

Non posso raccontare di più.

E' meglio, però...






Oggi questo autobus lo riempirei.

Avanti c'è posto...



Ho da copiare le schede, ma stasera cazzeggio al computer.

Le schede domani.

"Baratro culturale"

Io sono quella che cerca sempre di capire e di comprendere tutto e tutti. Anche troppo, mi dicono.

Ed è risaputo che io i libri LI AMO.

Per me i libri sono sacri e le librerie sono le mie chiese.

Non danneggerei mai un libro... Se necessario, per le mie note a margine, uso il lapis, leggero leggero e non faccio mai le “orecchie”, neanche al giallo più infimo.

E la lettura deve essere libera.

E i libri devono esserlo.

Mi piace tanto l'idea del BookCrossing... volevo farlo anch'io, però l'idea di privarmi di un libro a cui voglio bene non mi va proprio.



I libri sono miei amici e non li abbandonerei mai.

Sono rimasta sconvolta alla notizia di quel sindaco che voleva (l'ha poi fatto?) eliminare alcuni autori dalle biblioteche del suo paese...

 

Ora.

Passi quell'ochetta dell'Arcuri che, porella, me sta pure simpatica, ma mi pare che con gli ultimi due testimonial si sia raggiunto il fondo:







Mi pare che questo tizio, lo scrittore, che apprendo essere uno di forzitalia ( eh, stavo in pensiero...) sia lo stesso che aveva fatto fare la pubblicità di un suo precedente libro ad una sua sedicente figlia, e già mi era stato sul culo.

A pelle.

Senza conoscerlo.

Capita.

 

Ma al suo  libro, ve lo giuro, una passatina di Fahrenheit 451 gliela darei volentieri!





 



Aggiornamento, in seguito ai commenti.



Sono quella che sono grazie a un contadino che non aveva neanche la 5a elementare, ma che conosceva  Dante a memoria  e, in quei tempi a cui  qualcuno pretenderebbe di farci tornare, leggeva di nascosto il Capitale, Gramsci, i Russi  e il Tallone di Ferro.



Mi sa che se continua così dovremo fare come Guy Montag, il protagonista di "Farenheit 451"...

Cominciamo ad impararci a mente pezzi di libri proibiti, per tramandarli ai nostri figli...

Io sono pronta.

Che dite: cominciamo con Gomorra?



P.S.:Scusate ma oggi vedo tutto un po' nero.

giovedì 3 febbraio 2011

La scuola che vorrei

... è quella in cui riesci a correggere tutti i quaderni, senza doverteli portare a casa con il trolley.

... è quella in cui hai  il tempo di seguire tutti i bambini, anche quelli "in difficoltà", senza lasciarne indietro nessuno.

... è quella in cui  riesci a farli leggere tutti, tutte le mattine.

... è quella che ti dà il tempo e il modo di far parlare e di ascoltare tutti.

... è quando si può  stare tutti  intorno ad un   computer per guardare ed aggiornare il blog di classe insieme.

... è quando torni a casa senza avere sputato i polmoni sulla cattedra.

... è quando in classe hai il posto per leggere, per giocare, per lavorare, per disegnare, per muoversi senza pestarsi i piedi.

... è quella fatta solo di diciotto bambini.

... è quella che ho io da quando in classe  è  arrivata l'influenza.